mercoledì 5 marzo 2014

The Great Beauty (La grande bellezza) di Paolo Sorrentino

La grande bellezza, film presentato per la prima volta al Festival di Cannes 2013, il 2 Marzo ha vinto il prestigioso oscar come miglior film straniero lasciando così a bocca asciutta gli accaniti avversari e riportando dopo ben 15 anni in Italia la prestigiosa statuetta.
Sorrentino, nel suo discorso al Dolby Theatre di Los Angeles durante l'86esima cerimonia degli Academy Awards, ha detto: ''Grazie all'Academy, a tutti gli attori, i produttori e alle mie fonti di ispirazione; Federico Fellini, Martin Scorsese, i Talking Heads e Maradona'' e poi ha continuato dicendo: ''Sono quattro campioni nella loro arte che mi hanno insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo, che è la base di tutto lo spettacolo cinematografico. Sono molto emozionato e felice, non era scontato questo premio, i concorrenti erano temibili, ora sono felice e sollevato.''


Ieri sera il film è stato trasmesso su canale 5 ricevendo un gran numero di ascolti ma tra il pubblico sono tanti quelli a dire di non aver colto il suo significato. E' inutile specificare che è il tipo di film che può piacere e non ma che sicuramente non lascia le persone indifferenti. E' un film dall'interpretazione difficile e forse anche soggettiva. Ma talvolta è piacevole pensare che la cosa più bella non è il film di per sè ma cosa esso suscita ai suoi spettatori.

TRAMA: E' la storia di Jep Gambardella, famoso scrittore che all'età di 26 anni decide di trasferirsi nella grande città eterna: Roma. Qui viene affascinato dalla sua maestosità, dai suoi colori, dalla sua gente e dalla sua inebriante atmosfera che lo ha catturarlo totalmente e trasformato in uno dei tanti della bella vita.
Dopo il suo 65° compleanno si ritrova a camminare tra le rovine e le strade della città, incontrando sul suo cammino tanti personaggi e riflettendo sul suo primo amore, sulla sua vita e sul suo senso di vuoto.

COMMENTO: Il film è sicuramente un'estremizzazione della Roma mondana, attenta al lusso, alle feste e alla bella vita. La città eterna è il fulcro della storia, racchiude dentro di sè tutti i personaggi e le nefandezze da essi prodotte, essa viene presentata come un sorta di grande sogno a cui il protagonista aspira e che raggiunge sin in giovane età.
Le belle riprese dei suoi vicoli più antichi e dei suoi monumenti più belli, come il Colosseo e Castel Sant'Angelo, sembrano dare un soffio di magia all'intero film.
Il protagonista da giovane si trasferisce a Roma poiché totalmente attratto da questo inebriante stile di vita ma successivamente, una volta divenuto anziano, comincia a riesaminare la sua vita di un tempo e a meditare sul grande vuoto interiore che lo tormenta.
La narrazione del film sembra procedere a scatti attraverso scene e dialoghi senza nessun nesso logico tra di loro come a voler rispecchiare la società moderna, la quale ha perso qualsiasi tipo di razionalità e i giusti valori. ''E' tutto sedimentato sul chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l'emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza e poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile''


TRAILER

''Roma è il posto migliore del mondo in cui vivere. Perchè Roma è morta. Una straordinaria città morta. E' l'integrità del cadavere, il grande miracolo estetico e mistico di Roma. E' morta duemila anni fa e profuma ancora. Per sentirsi vivi bisogna ossessivamente relazionarsi alla morte. E se poi la morte ha le sembianze di una riluttante, incredibile bellezza, non ti senti ancora vivo? E' un'illusione senza dubbio, ma che male c'è a traversare l'esistenza dentro la bolla dell'illusione? La magia è l'arte dell'illusione, ma io augurerei a chiunque una vita magica''. Paolo Sorrentino a Vanity Fair.

Avete visto il film? Voi cosa ne pensate?

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